giovedì 25 gennaio 2018

Grafica di cultura allo Studio Arte Mosè

GRAFICA DI CULTURA

Rassegna grafica

Studio Arte Mosè di Rovigo, Via Fiume,18
dal 03 al 22 febbraio 2018

Curatore  Vincenzo Baratella

Ricerca allestimento prof.ssa Emanuela Prudenziato

Sabato 03 febbraio 2018 alle ore 18,00 lo Studio Arte Mosè di Rovigo presenta la rassegna di opere grafiche grazie alla ricerca della prof.ssa Emanuela Prudenziato presso collezionisti e gallerie; un importante appuntamento con cinque prestigiosi rappresentanti dell’arte del Novecento:

Ugo Attardi nasce il 12 marzo 1923  a Sori, presso Genova, da genitori siciliani. L’anno seguente la famiglia si trasferisce in Sicilia. A Palermo frequenta il liceo artistico; in seguito s’iscrive alla Facoltà di Architettura che non può frequentare a causa della guerra. Nel 1945  su invito dell’amico Pietro Consagra si trasferisce a Roma, dove comincia l’attività di pittore insieme ad altri giovani artisti (Carla Accardi, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Concetto Maugeri, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato) dà vita al movimento Forma 1. Negli anni 1952-54 partecipa alla Biennale di Venezia. E’ uno dei promotori del gruppo Il Pro e il Contro. Nel 1970 pubblica il romanzo L’Erede selvaggio. Dal Settanta al Duemila numerose sono le rassegne alle quali partecipa. Il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la Medaglia d’Oro per l’alto valore del suo lavoro artistico. Si è spento a Roma la notte di giovedì 20 luglio 2006. In mostra sono presenti quattro acqueforti “gli amori ferraresi” che sottolineano uno dei temi cari all’artista: il filo di congiunzione nell’amore tra erotismo e violenza.

Emilio Greco nasce a Catania l'11 ottobre 1913. A tredici anni, in seguito a una malattia del padre, dovette lasciare la scuola per lavorare nella bottega di uno scultore di monumenti funerari, dove impara a sbozzare il marmo e modellare la creta. A vent'anni espone al Circolo Artistico di Catania; fra gli anni '30 e '40 completa la sua preparazione frequentando l'Accademia di Belle Arti di Palermo.  La fama lo induce a una grande produzione di terrecotte, sculture in marmo, ritratti, incisioni e disegni. Nel 1955 ottiene la cattedra di scultura all’Accademia di Napoli, dove insegnerà fino al 1967. Muore a Roma il 4 Aprile del 1995. Lo Studio Arte Mosè ospita due incisioni degli anni Settanta in cui l’artista comunica, attraverso il tratteggio, la sensibilità per l’arte classica.

Luigi Marcon è nato a Tarzo nel 1938. Apprende l’arte di incidere a Venezia, prima all’Istituto d’Arte con Dalla Zorza e Dinon, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica con Licata. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero. Per molti anni si è dedicato pure all’insegnamento della calcografia. E’ autore inoltre del francobollo “ 800 Jahre Landshut "emesso in Germania nel 2004. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto. Nella rassegna sono presenti quattro acqueforti di straordinaria perfezione tecnica e incomparabile poesia. Sono da menzionare gli scorci di Rovigo, realizzati espressamente dall’artista per lo Studio Arte Mosè. Nella sua principale attività,  oltre che pittore,  ha realizzato  con le tecniche  calcografiche oltre 6.000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella.

Girolamo Battista Tregambe nasce a Brescia il 14-7-1937. Dopo circa trent’anni di esperienza pittorica, ha iniziato a incidere nel 1981, praticando di preferenza la tecnica dell’acquaforte; ha all’attivo oltre duecento lastre. Ha stampato presso la stamperia Linati di Milano e presso la Scotti di Fornovo San Giovanni (Bergamo). Le sue acqueforti sono presenti presso la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli di Milano, nel Gabinetto delle stampe antiche e moderne del Comune di Bagnacavallo (RA), nella raccolta di stampe Adalberto Sartori di Mantova, nel Museo della Grafica del Comune di Ostiglia (MN), nel Museo “Le due matrici” di Modica (RG). Dopo una lunga malattia si spegne la notte di Pasqua a Botticino il 5–4-2015. La galleria di Rovigo conserva dell’artista l’amicizia, il calore umano e la sensibilità uniche. Nella rassegna si ammirano opere dalla meticolosa cura dei particolari e dall’ineguagliabile poesia.

Antonio Zancanaro, più noto come Tono, nasce il 6 aprile 1906 da famiglia contadina benestante.  Frequenta l’Avviamento Commerciale. Dopo il servizio militare, dal 1929 lavora come impiegato di banca fino al 1932. Frequenta lo studio fiorentino di Ottone Rosai. Rifugge l'ambiente clericale per seguire la politica del Partito Comunista Italiano. La frequentazione degli ambienti antifascisti fa nascere i disegni del Gibbo. Resterà ammaliato dalla Sicilia ispiratrice delle Selinuntee e delle Maselinuntee. Seguiranno altre muse: Circi, Brunalbe, Brunanotte, Enrichee, Imere, Aelle, Leopardiane,  Poppee, Foscariane.  Le mondine e l'alluvione polesana ispireranno numerose tavole. Nel 1952 scopre la ceramica e la terracotta, iniziando un nuovo proficuo filone parallelo al disegno e all’acquaforte. Si spegne a Padova il 3 giugno 1985. In mostra sono esposti quattro incisioni  degli anni Sessanta con scorci cittadini.

Le opere presenti in mostra saranno illustrate e nel dettaglio tecnico sia nel contesto storico della realizzazione dal curatore prof. Vincenzo Baratella

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile:
dal 03 al 22 febbraio 2018 tutti i giorni feriali
dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30