lunedì 27 aprile 2015

CLAUDIO MONNINI





MONNINI   CLAUDIO: la tranquillità inquietante.
Personale allo STUDIO ARTE MOSE'
dal  09 al 28 maggio 2015.
Inaugurazione sabato 9.5.2015 alle ore 18.
  
 
 CLAUDIO  MONNINI: la tranquillità inquietante.

Il ricordo è ancora vivo da quel lontano pomeriggio nella rassegna d’arte padovana. L’impatto fu straordinariamente singolare: grandi tele, colori omogenei nella gamma dell’ocra-verde-giallo interrotti da sprazzi di luce. Paesaggi improbabili abitati da  eleganti figure femminili.  Quadri scenici, di grande efficacia visiva; così è l’opera di un artista che è anche architetto e scenografo. Monnini usa i primi piani per fissare le donne, di spalle, protese nell’avanzare su spiagge primigenie; rene lambite da acque viscose, colpite da barbagli di luce, colonne di fumo da vulcani di evi scomparsi, sporadici alberi che squassano il cielo nella maestosità delle fronde di secolari ulivi… La scena si presenta come una sorta di cartolina delle origini del mondo; il luogo stravolto da luci-ombre, scarse presenze ed un erotismo latente. Sono forse gli “amminoacidi” formati e datori della vita che verrà. L’artista milanese mostra “Eva” callipigia destinata a calcare la scena dell’umanità, protagonista della vita, mostrandosi nell’andatura lenta verso panorami senza  fine. La sfida di Monnini è di farci stupire; è artefice di scene che annunciano la partenogenesi della vita nell’andatura verso l’infinito con elementi di indiscussa e provata ansia. Tra colonne di fumo, trombe d'aria innocue, senza tempesta, incommensurabili spazi, la protagonista, procace nella sua nudità, incede in ambienti innaturali, non esperiti. Monnini traccia prospettive pilotando l’occhio sul  punto  di fuoco; la meta nella quale dovrà concludersi il messaggio; l’orizzonte come asse magnetico della vita, senza vizi, essenziale, oltre la sfera del raziocinio. In effetti l’artista coltiva un estetismo funzionale: il soggetto si culla nel dondolio dell’andatura; la donna è piacente, bella oltre la mera fruizione oggettuale. Emerge il gusto del bello come mezzo di trasmissione delle emozioni … dannunziano. Monnini crea il ponte tra l’età dell’oro nella quale governa l’edonismo matricale nell’habitat terracqueo dalla tranquillità inquietante. Ossimoro questo per significare la calma estatica contrapposta ad esplosioni primigenie e bagliori su squarci di cielo dove solo un dio occulto incentiverà il popolamento di quell’Eden. La figura femminile, contrariamente al racconto essoterico, è protagonista sostitutiva di Adamo. La nudità emana un sensualismo religioso, mai volgare; è l’icona della dea madre, colonizzatrice della terra, unitamente all’albero. In primo piano è lei, donna, che apre il sipario sulla grande Aurora.               Vincenzo Baratella

Claudio Monnini, pittore, (ma anche architetto e scenografo) è nato a Milano nel 1965. Oltre ad un’avviata carriera presso la Wannabee Gallery di Milano, con cui espone da anni in personali e collettive, ha partecipato a diverse mostre istituzionali in Italia e all’estero.

Stilisticamente Claudio Monnini è l’affermazione di una pittura “di mano”, sicura e veloce nel tratto, determinata da una conoscenza del disegno che non necessita dell’ausilio del mezzo fotografico per raggiungere un realismo forte ed espressivo.

È ritenuto uno dei ritrattisti di punta nel panorama della nuova figurazione italiana.

Principali collettive recenti:
"Arte Genova" Wannabee Gallery, Milano, Febbraio 2014
"Immagina Arte in fiera" Mirabilia Arte & Cultura, Reggio nell'Emila, Novemrer 2013
“ArteCremona”, Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Milano, Febbraio 2013
“Bergamo Artefiera” Wannabee Gallery, Milano, Gennaio 2013
“Arte Piacenza” Wannabee Gallery, Milano, Novembre 2012
" Il Mito del Vero 2012 | Apokalips", Regione Lombardia, Milano, Giugno 2012
"Italian Portraits"-Salone del Mobile Milano-Gruppo d'Arte,Rho, Milano, Aprile 2012
"AAM. Arte Accessibile Milano" Wannabee Gallery, Milano, Aprile 2012
"AAM. Arte Accessibile Milano - Pop up" Sputnik, Milano, Aprile 2012
“XXS” Galleria Visconti, Ljubljana, Febbraio 2012
“Arte Cremona”, Wannabee Gallery, Cremona, Febbraio 2012
“Sotto l’albero”, Wannabee Gallery, Milano, Dicembre 2011
“Step09”, Galleria Bianca Maria Rizzi & Mathias Ritter, Milano, Novembre 2011
“Arte Padova” Fiera di Padova, Wannabee Gallery Novembre 2011
 “Padiglione Italia la Biennale di Venezia 54. Milano Giugno - Novembre 2011
“Acqua” Nuovo spazio arte contemporanea, Piacenza Giugno 2011
“La vita in una Battuta- Artisti per Unamanoallavita”,  asta di beneficienza con Christie’s e Wannabee Gallery, Milano, Aprile 2011
“ArteCremona”, Wannabee Gallery, Milano, Febbraio 2011
“Biroshow”,  The White Gallery, Milano, Gennaio 2011
“Marilyn Nomore”, Wannabee Gallery, Milano, Dicembre 2010
“Ritratti italiani”, a cura di Vittorio Sgarbi, Fondazione Durini, Milano, Ottobre 2010
“Fossili contemporanei”, a cura di Vladek Cwaliski, Wannabee Gallery, MIlano, Settembre 2010
“Ritratti italiani”, a cura di Vittorio Sgarbi, Galleria d’arte Moderna Aroldo Bonzagni, Auditorium S. Lorenzo, Cento (FE), Luglio 2010
''Recycle and Reuse'', AWARE 1st Annual Fundraiser, The Culy Warehouse, San Diego, USA, Agosto 2010
“Do you droopal”, Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano, Giugno 2011
“Rolling Readers”, San Diego Children Museum, San Diego, USA, Giugno 2010
“Una Notte a Milano / One Night in Milan”, The San Diego World Trade Center, San Diego, USA, Aprile 2010
“Colora Milano”, Fondazione Casa di Letizia Moratti, Milano, Aprile 2010
“XXS”, a cura di Sputnik arts project, Superstudiopiù, Milano, Marzo 2010
“Crisis, what crisis?”, a cura di Silvia Pettinicchio e Cristina Ferraro, Wannabee Gallery, Milano, Febbraio 2010
“Christmas mARTket”, Wannabee Gallery, Milano, Dicembre 2009
“Casa di bambola”, a cura di Mariangela Maritato, Strada sotterranea del castello, Vigevano (PV), Novembre 2009
“The masked ball”, a cura di Alberto Gencarelli, Villa Castelbarco, Vaprio D’Adda (MI), Novembre 2009
“Another break in the wall”, a cura di Silvia Pettinicchio e Cristina Ferraro, Wannabee Gallery, Milano, Novembre 2009
“What Is Jazz To You?”, The San Diego Jazz Musicians Guild - The First Annual  Art exhibition, San Diego, USA, Settembre 2009
“Seven Italian Artists”, Cirello Gallery, San Diego, USA, Luglio 2009
''One-foot Show'' e ''Regional Show'', a cura di Samir Chala, SDAI (San Diego Art Institute) Museum of the Living Artists, San Diego, USA, Giugno 2009
“Pensieri & parole, Arte erotica e pornografia”, a di cura di Giovanni Serafini e Giorgio Lodetti, Le segrete di bocca, Milano, Maggio 2009
“Undercover”, a cura di Mimmo di Marzio, Wannabee Gallery, Milano, Aprile 2009
“Love nest”, a cura di Samir Chala, Wannabee Gallery, Milano, Marzo 2009
“Exploration of the spirit”, Artfusion Gallery, Miami, USA, Gennaio 2009
“Christmas mARTket”, Galleria Artepensiero, Milano, Dicembre 2008
“Male di miele”, a cura di Silvia Pettinicchio e Marco Pozzi, Revel scalo d’Isola, Milano, Dicembre 2008.
“Artisti per Arianna”, Superstudiopiù, asta di beneficienza promossa da Christie’s, Milano, Novembre 200
“Sex toys”, Wannabee Gallery, Milano, Ottobre 2008
''Vade retro. Arte e omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles'', a cura di Vittorio Sgarbi ed Eugenio Viola, Palazzina Reale di S. Maria Novella, Firenze, Ottobre 2007
''Nuovi pittori della realtà'', a cura di Vittorio Sgarbi e Maurizio Sciaccaluga, PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea), Milano, Ottobre 2007
''58° Premio Michetti. Nuovi Realismi'', a cura di Vittorio Sgarbi e Maurizio Sciaccaluga, Fondazione Michetti, Francavilla al Mare, (CH) Luglio 2007
''Art in mind. Restricted area - Five bodies in 300x 150cm'', Brick Lane Gallery, London, Luglio 2007
''Vade retro. Arte e omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles '', a cura di Vittorio Sgarbi ed Eugenio Viola, Palazzo della Ragione, Milano, Luglio 2007
 
 

 


Principali personali recenti:
"Day dream", Wannabee Gallery, Montalcino (Si) Aprile 2013
"Vento di Terra", Wannabee Gallery, MIlano - V-Artproject, Valenza (AL), November 2012
"Vento di Terra" Sede principale Assicurazioni Generali, Reggio Emilia, Ottobre2012
“Arte Genova”, Wannabee Gallery, Genova, Febbraio 2012
“Tutto il rosa della vita, by Gazzetta dello sport”, Geode alla Fortezza da Basso, Firenze, Pitti Uomo 80°, Giugno 2011
“La sindrome di Ulisse”, a cura di Viviana Siviero, Wannabee Gallery, Milano, Maggio 2011
“Establishing shot  / Step09”,  Wannabee Gallery, Milano, Novembre 2010
“Finis terrae”, QB, Milano, Giugno 2010
“Stati di illuminazione”, a cura di Silvia Pettinicchio, palazzo comunale di Celle Ligure (SV), Giugno 2010
“Hortus animae. Corpus animae”, a cura di Alessandro Riva, Wannabee Gallery, Milano, Ottobre 2009
“Art terminal opening evening”, Open atelier event, Milano, Maggio 2008
 
DICONO DI LUI
2012 Francesca Baboni e Stefano Taddei
2012 Giacomo Maria Prati
2011 Viviana Siviero, Silvia Pettinicchio
2011 Vivimilano
2010 Vittorio Sgarbi 
2009 Mariangela Maritato
2009  Giovanni Serafin
2009 Alessandro Riva, Silvia Pettinicchio
2009 La Repubblica
2007 Vittorio Sgarbi Maurizio Sciaccaluga
2007 Vittorio Sgarbi Eugenio Viola
 
CATALOGHI
2012 “Vento di terra”
2011 “La sindrome di Ulisse”
2010 "Ritratti italiani"
2010 “Establishing shot”
2009 "Arte di plastica"
2009 “Casa di bambola”
2009 “Another break in the wall”
2009  “Hortus animae. Corpus animae”
2008 "Sex toys"
2007 "Nuovi pittori della realtà"
2007 “Vade retro. Arte e omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles"
2007 "58° premio Michetti "
TV E VIDEO
2011 Elite shopping TV
2007 Rai 3

ALCUNE OPERE
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lunedì 6 aprile 2015

PIERO COSTA

PIERO COSTA
"le copie infedeli"
PERSONALE
ALLO STUDIO ARTE MOSE'
DALL' 11 AL 30 APRILE 2015
 

 
PIERO COSTA:

LE COPIE INFEDELI

Costa,  milanese, nel 1954 emigra in molti Paesi dell’ America Latina per rientrare nel 1970 nella città natale, dove attualmente vive e lavora. A Caracas perfeziona e predilige l’arte surrealista e nelle personali a Curacao, Città del Messico, Lima riscuote notevole successo. La fase espositiva si estenderà negli USA e in Italia dagli anni ottanta ad oggi. Sarà presente all’Expo Milano 2015. Mi rivelò, in una conversazione, la straordinaria attrazione per i capolavori della pittura che ebbe modo di ammirare nei diversi musei del mondo. I grandi maestri lo hanno incantato a tal punto da indurlo ad impossessarsi delle  loro creazioni. Lo scopo non è solamente nell’intenzione di copiare, né di confrontarsi nelle abilità, ma di rendere personale la fruizione attraverso l’inclusione di particolari critici, umoristici, satirici. La “copia infedele” come operazione per dare una verve di coeva modernità al capolavoro e diffonderlo con l’ottica critica del “copista”:  il Cavaliere di Simone Martini si sposta nella vallata grazie al meccanismo a molla … L’eterno quesito di chi muove i fili,  la carica, il giocattolo bellico. La fanciulla di Vermeer, segno dei tempi, mostra il cellulare e l’orecchino di perla passa in secondo piano; analogamente la suonatrice di chitarra del genio olandese si esibisce in un karaoke, ben attenta alla base musicale diffusa dallo strumento elettronico, visibile sulla consolle seicentesca. Sulla buccia della frutta, nelle nature morte di Zurbaran, Sanchez Cotàn, campeggiano note marche di multinazionali e tra le pieghe della tovaglia, debitamente di Fiandra, qualcuno ha dimenticato l’accendino o l’automobilina del bimbo. Gli hamburger lievitano verso il cielo e, per raggiungere tante ghiottonerie, Magritte invierà la sua schiera di omini con bombetta ed ombrello. Marte sfoggia un vistoso tatuaggio sull’omero destro: non fate la guerra, fate l’amore. Piero Costa, sarcastico, ama ritrarsi accanto e nello studio dei Maestri; giochi delle parti, delle apparizioni di oggetti e strumenti attuali per staccare con il continuum quotidiano e far vedere la nuova realtà. Surrealista dunque nell’estrapolare dall’ovvietà  fenomenologica i significati desiderati oltre la peculiare funzione oggettuale. I soggetti vengono scansionati e ricompattati con l’intento razionale di realizzare il tema vivo, oltre il reale quotidiano, al di là della spettacolarità estetica della copia, che diviene quindi infedele. Indubbiamente nell’accorpamento s’avvertono le dinamiche surrealiste e la predilezione dell’Artista milanese alla corrente di Breton; tuttavia s’intuisce una disgiunzione al legame di corrente poiché Costa, nell’impegno inquisitorio di ricerca, ha fatto emergere massimamente il desiderio di appropriazione individuale di ciò che ha amato e di fare sue le testimonianze più grandi.                     Vincenzo Baratella

P. Costa, Incubo
P. Costa, Karaoke.

Piero Costa. Le copie Infedeli.

Sara Milan

Un orologio, un kiwi, una radio sono i protagonisti delle “Copie Infedeli” di Piero Costa, esposte presso lo Studio Arte Mosè fino il 30 Aprile.

L'artista dà prova della sua abilità pittorica nel riproporre le opere dei grandi della storia dell'arte, da Vermeer a Dalì, attraversando epoche e stili diversi. La sua non è una semplice attività da copista, tutt'altro: in ogni sua opera, magistralmente inseriti nella composizione, si aggiungono elementi di contemporaneità come se fossero involontari anacronismi in un fotogramma cinematografico. Giove in posa nudo, fiero e potente con il tridente nella mano destra, dimentica di togliersi l'orologio dal polso sinistro. La suonatrice di liuto di Vermeer sembra farsi accompagnare dalla musica della radio posta sul comodino.

Nella produzione del Costa si oltrepassa quindi, il confine tra ciò che è proprio dell'opera e il contesto contemporaneo in cui l'opera è inserita: non esiste un passato e un presente, un “dentro l'opera” e un “fuori l'opera”, ma un continuum, una mescolanza tra elementi e simboli della tradizione e della modernità.

Al vernissage del 11 Aprile, Piero Costa ha raccontato al pubblico come, dopo anni trascorsi in America Latina, stabilitosi a Milano nel 1970, frequentasse assiduamente le gallerie dell'Accademia di Brera, per fare propri i modelli della grande arte europea. L'artista si ispira inoltre al principio pubblicato nel Manifesto del Surrealismo del 1924, per cui: “[Il surrealismo è un] Automatismo psichico puro mediante il quale ci si propone di esprimere sia verbalmente, sia per iscritto o in altre maniere, il funzionamento reale del pensiero, con assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di là di ogni preoccupazione estetica o morale”.

Nelle opere di Piero Costa non si supera solamente il confine temporale (passato/presente), né quello spaziale (dentro/fuori l'opera), ma anche quello tra sogno e realtà: viene dipinto quindi il pensiero irrazionale dell’artista, a volte ironico, a tratti dissacrante. Come un sogno che riaffiora dall'inconscio, come un ricordo confuso dal tempo, la grande pittura della tradizione viene arricchita di elementi personali, surreali, spostando la riflessione su temi come la moda, lo status sociale e la tecnologia. L'orologio di Giove per esempio, non è un orologio qualsiasi ma un Rolex, simbolo di status quo e potere economico; un tridente del ventunesimo secolo.                                          

P. Costa, Marte
Inaugurazione della personale di Piero Costa:
sabato 11 aprile 2015, ore 18
in via Fiume, 18 a Rovigo

 
 
 
 
momenti dell'inaugurazione della personale di Piero Costa.
Evento su RADIO ROVIGO.NET