lunedì 18 dicembre 2017

Sedie all'insù di Gianluca Cappellozza

Comunicato Stampa dell'Autore:
CAPPELLOZZA RACCONTA… ALLO STUDIO ARTE MOSE’ DI BARATELLA

Non vi è volutamente un filo conduttore nell’ultima raccolta di
racconti,Sedie all’Insù Augh Edizioni,di Gianluca Cappellozza sociologo
e filosofo non accademico specialista in organizzazione e gestione dei
servizi sociali che ritorna a parlare a Rovigo, ospite dello studio Arte
Mosè di Vicenzo Baratella sabato 23 dicembre ore 17.30, dopo il suo
Boccasette del 2010. Una società frammentata dove la stanzialità pare non
appagare. Un libro da leggere rivolto alle nuove generazioni che nei
contenuti tocca temi d’attualità e di prospettiva lavorativa: mobilità,
turismo, pensioni, assistenza alle persone anziane. Tratteggi di ipotesi
di occupabilità futura già attuabile con possibili scelte decisionali
politiche immediate. Lavorare con gli anziani, ripensare la previdenza e
la mobilità casalinga e urbana nei piccoli paesi creando nuova
occupazione sfruttando l’esperienza dei “mezzo secolo”. Una macchina da
ripresa che estende il suo obiettivo dall’Adige al Po nella terra
stretta tra due fiumi importanti nella geografia italiana. Non una
storia ma varie storie tra luoghi del delta polesano e paesi come
Contarina Donada oggi Porto Viro, Porto Tolle, che si esprimevano fuori
provincia con un calcio vigoroso negli anni settanta. Città di
provincia, come Verona, che si sono contraddistinte nel tempo per la
musica, lo sport, lo spettacolo, l’industria paiono unirsi in un filo
conduttore con il Delta Polesano in uno “sposalizio” tra produzione
alimentare – agricola, turismo di visitazione – cultura senza
dimenticare la pesca del delta che guarda all’Adriatico. Tutto mutato o
quasi? Oggi forse più di ieri parte di una generazione si chiede quanto
l’immagine comunicativa televisiva trash abbia inciso nei costumi nei
comportamenti quasi a permeare tutto dai contratti di lavoro alla
fruizione della sanità da pubblico a privata. Cosa rappresenta oggi il
gossip televisivo, per generazioni che hanno vissuto con un piede nel
novecento e uno nel nuovo secolo, in una immaginaria macchina da
scrivere e del tempo dove dalla penna al calamaio quella stessa
generazione si è trovata quasi scaraventata senza accorgersene in un
mondo 4.0 che spinge da est? Chi primeggia oggi in una società digitale?
Chi ha vinto e chi ha perso? Siamo solo al primo tempo di una partita da
90 minuti? Ai supplementari chi ci andrà? Sedie all’Insù narra a
racconti una società che pare risucchiata da un vortice con un punto
fermo nel Delta Polesano. Dialogherà con l‘autore il Prof. Vincenzo
Baratella. Gianluca Cappellozza -
foto Anna Domemica Perlotto







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