PASSIONE
DI CRISTO E INTERPRETAZIONI DANTESCHE di Edi Brancolini
Edi Brancolini,
Il Paradiso in terra, Babele non è una città per bambini.PASSIONE
DI CRISTO E INTERPRETAZIONI DANTESCHE di Edi Brancolini
Celebrazioni pasquali
ex-grege. Lo Studio Arte Mosè, nell’imperativo l’arte non si ferma nonostante
il Covid, prosegue con proposte eccezionali. La pandemia dà alla galleria lo
stimolo per un soliloquio eclettico per sviluppare valutazioni che in momenti
di standardizzata piatta linearità esistenziale non avrebbero la possibilità di
proporsi. All’artista Brancolini l’isolamento pandemico “ha regalato” il tempo
e la possibilità di portare a termine quadri di grandi dimensioni, che
impostati a metà degli anni Novanta venivano rimandati per diversi motivi. Si
tratta di una rivisitazione in chiave contemporanea della Divina Commedia; L’umana catarsi che accumuna: Ipogeo infernale, Il grande disgelo,
Paradiso in terra. E di tre grandi tele: Deposizione nel sepolcro, Deposizione dalla croce, La moneta del giusto
in sintonia con il periodo pasquale. Conobbi Edi Brancolini nella galleria
rodigina L’incontro, gestita da uno
scultore rubato precocemente alla vita, per il quale dedicai disponibilità e
penna. L’approccio con l’opera e con il pittore di Carpi fu negli anni Ottanta,
nello spazio di via X Luglio. Nelle opere della rassegna Edi aveva già una personalità
spiccata e maniera propria di affrontare la pittura con l’uso di tonalità
distinte, pulite su di un disegno dai canoni classici. La risultante era ed è
la realizzazione di visioni del mondo sui
generis e non comuni ai più. Brancolini ha mantenuto la bilancia tecnica
del suo operare tra classicismo, simbolismo, sforando con proiezioni
personalissime su scelte tematiche che, da una lettura attenta, e di non facile
decodifica, riflettono contenuti selettivi di una cultura umanistica di
notevole valenza; stile esclusivo nell’impostare il tema con la compattazione
dell’innovazione, dell’indagine e della simbologia. Certi soggetti come la
crocifissione, la deposizione dalla croce e la collocazione del Santo Corpo nel
sepolcro sono ancor più sincronici al tempo pasquale. Sono tele di straordinarie
dimensioni che esibiscono uno splendore cromatico unico data la peculiare
abilità dell’artista nell’usare i colori alla caseina; tinte limpide, luminose,
avvolgenti; ritengo appropriato il riferimento con l’accostamento ai
preraffaelliti e ai Rossetti, migrati in Gran Bretagna, che conservarono in
cuore l’incondizionato amore per le pagine di straordinaria levatura del sommo
poeta. Edi ripropone la celebrazione dantesca con L’umana catarsi, una trilogia che è la continuità e lo sviluppo
della Navigazione intima cara a Di
Genova e a Segato. Edi Brancolini approccia la Divina Commedia con una
interpretazione ed uno sviluppo tematico fuori dell’usuale. L’umana catarsi è indagine psicologica intrinseca
delle terzine dantesche. E’ l’autoanalisi, la purificazione liberatoria che
trova una stupefacente validità in quest’epoca scarsa di pensiero autonomo. Al
nostro tempo dell’isolamento, della valutazione sul contingente consumo, della
tutela di Stato, l’opera di Brancolini è godimento estetico, ossigeno per lo
spirito e alimento cerebrale. ©Vincenzo
Baratella
Edi Brancolini,
Ipogeo infernale, olio su tela, 190 x 320
Edi Brancolini,
Il grande disgelo, olio su tela, 190 x 320
Comunicato
stampa
PASSIONE DI
CRISTO E INTERPRETAZIONI DANTESCHE di Edi Brancolini
Studio Arte Mosè, Via Fiume, 18 a Rovigo
Curatore Vincenzo Baratella
Celebrazioni pasquali ex-grege,
senza inaugurazione e senza pubblico, come prescritto in questo periodo. Lo
Studio Arte Mosè, nell’imperativo l’arte non si ferma nonostante il Covid,
prosegue con proposte eccezionali. La pandemia dà alla galleria lo stimolo per
un soliloquio eclettico per sviluppare valutazioni che in momenti di
standardizzata piatta linearità esistenziale non avrebbero la possibilità di
proporsi. All’artista Brancolini l’isolamento pandemico “ha regalato” (così scrive)
il tempo e la possibilità di portare a termine quadri di grandi dimensioni, che
impostati a metà degli anni Novanta venivano rimandati per diversi motivi. Si
tratta di una rivisitazione in chiave contemporanea della Divina Commedia; L’umana catarsi che accumuna: Ipogeo infernale, Il grande disgelo,
Paradiso in terra. E di tre grandi tele: Deposizione nel sepolcro, Deposizione dalla croce, La moneta del giusto
in sintonia con il periodo pasquale. Baratella conobbe Edi Brancolini nella
galleria rodigina L’incontro, gestita
dallo scultore Mastropietro, morto precocemente. L’approccio con l’opera e con
il pittore roveretano fu negli anni Ottanta appunto, nello spazio di via X
Luglio. Nelle opere della rassegna Edi Brancolini aveva già una personalità
spiccata e maniera propria di affrontare la pittura con l’uso di tonalità
distinte, pulite su di un disegno dai canoni classici. La risultante era ed è
la realizzazione di immagini di non facile immediata lettura. Brancolini ha
mantenuto lo stile tra classicismo, simbolismo e scelte tematiche che riflettono
contenuti selettivi di una cultura umanistica di notevole valenza; uno stile
esclusivo. Certi soggetti come la crocifissione, la deposizione dalla croce e
la collocazione del Santo Corpo nel sepolcro sono ancor più sincronici al tempo
pasquale. Sono tele di straordinarie dimensioni che esibiscono uno splendore
cromatico unico data la peculiare abilità dell’artista nell’usare i colori alla
caseina; tinte limpide, luminose, avvolgenti. L’artista è stato definito dalla
critica un continuatore dei preraffaelliti e dei Rossetti, migrati in Gran
Bretagna, che tanto amarono le pagine di straordinaria levatura del sommo
poeta. Edi Brancolini, già entrato nelle pagine di storia dell’arte di Di
Genova, ripropone per lo Studio Arte Mosè la celebrazione dantesca L’umana catarsi, una trilogia che è la
continuità e lo sviluppo della Navigazione
intima. Questa è stata la raccolta dell’illustrazione delle tre cantiche della
Divina Commedia. L’umana catarsi è l’approfondimento
psicologico delle terzine dantesche. Le tre grandi tele, mediamente di due
metri per tre, trovano una validità in quest’epoca di isolamento. Edi Brancolini
ha un percorso artistico di oltre mezzo secolo. Nato a Rovereto nel 1946, ha
seguito il corso di nudo di Luigi Tito all’Accademia di Venezia; negli anni
Settanta inizia a esporre opere figurative ricche di simbologie e di
riferimenti onirici. I critici Giorgio Segato e Vittorio Sgarbi esaltano le
qualità tecniche e le scelte tematiche nei riferimenti al mito, alla
letteratura classica e dantesca. A Zafferana Etnea riceve l’anno scorso il
premio internazionale di pittura. Nel 2009 lo Studio Arte Mosè ebbe il piacere
di ospitare Le Torri di Babele e Voli
sincronizzati: una meravigliosa rassegna di opere del maestro. Oggi Vincenzo
Baratella e la galleria di Via Fiume danno continuità al sodalizio con l’artista
Edi Brancolini
Vincenzo Baratella, Edi Brancolini
Edi Brancolini,
La moneta del giusto, olio su tela, 180 x 120
Edi Brancolini,
Deposizione dalla croce, olio su tela, 160 x 190
Edi Brancolini,
Deposizione nel sepolcro, olio su tela, 190 x 360
Il Resto del Carlino,06.04.2021