AMARCORD di
Renzo Capella
Personale
di pittura
Allo Studio Arte Mosè di
Rovigo, Via Fiume, 18
dal 24 febbraio al 15 marzo 2018
Sabato 24 febbraio 2018 alle ore
18,00 lo Studio Arte Mosè di Rovigo, in Via Fiume, presenta la personale di Renzo
Capella, commercialista canavese con
la passione per la pittura che coltiva da sempre anche per dare libero sfogo
alla creatività soprattutto dopo l’impegnativa professione. Se è concessa
l’analogia è risaputo che Emilio Salgari non ha sperimentato ne la jungla né
climi tropicali e covi di pirati oltreoceano, nonostante avesse intrapreso
studi nautici a Venezia. Renzo Capella non si distacca dal suo studio. Qui
affronta nel ricordo la ridda delle presenze, dei fatti, delle figure, dei
capricci del XX secolo. Evita le tragedie del secolo breve per il recupero del
gossip e della narrazione di fantasia. A-ma-rcord,
per usare il termine emiliano-romagnolo. Amarcord felliniano nell’evocazione di
atmosfere e soggetti: paesaggio gizense con struzzo vigile e protagonista testa
nella sabbia; contradditori atti di vergogna al di qua dell’austero complesso
delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino. Nell’aria vola l’aereo Savoia-Marchetti del Ventennio, del
Barone Rosso o della pubblicità. Il transatlantico Rex, superbo esempio della grandezza del regime, si profila all’orizzonte.
Sono annoverati nella memoria yuppies e pinguini in smoking sul putting green; arrampicatori sociali in
Bugatti: i nuovi Gatsby e femme fatale
in abito lungo rosso decolleté. Capella, nell’affabulazione fantastica, non
tralascia teenagers pronte alla
scarrozzata in Vespa o in sidecar col ganzo. Corse all’impazzata con lei, mano
sul cappello per tenerlo come gli amanti al lazzo. Mongolfiere di sogni, di
ricordi, desuete per contesti economici, arditi, speculatori, cinici, ma piene
di un’aria del passato che fa bene all’anima, come tutta la pittura di Capella.
Con una ventina di opere l’artista torinese suscita sogni pudichi attraverso narrazioni
lineari con siluette nitide, un po’ naive al tocco di pennello, ma pulite,
luminose come illustrazioni su pagine patinate. Vincenzo Baratella
La mostra, a ingresso libero,
sarà visitabile:
dal 24 febbraio al 15 marzo 2018 tutti i giorni feriali
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