mercoledì 10 settembre 2014

LA DONNA

DAL 3 AL 22 MAGGIO 2014
PERSONALE TEMATICA DI MARIANO VICENTINI
SU  LA DONNA

Mariano Vicentini è un artista sui generis, fuori dal contesto di qualsivoglia corrente pur emergendo nella comunicazione adepto della popular art, la quale nello sfogo più immediato colse i desideri della massa per l'oggetto da fruire subito e a basso costo. Tuttavia l'artista veronese al bene di consumo aggiunge il tema di fondo, il motivo conduttore: le ansie, le paure, le previsioni, le imposizioni. Insomma l'oggetto in sé diventa pretesto per argomentare e far pensare. La pop art di Vicentini non è dunque circoscritta all'informativa del prodotto, né alla riflessione provocata dalla merce. L’adesione indiretta con il movimento artistico citato è visibile nell'esplosione cromatica dell’acrilico, nell'utilizzo di collage, nell'inserzione di svariati materiali, nell’estroflessione in alcuni suoi lavori. Se manca qualcosa per definire il concetto da comunicare egli si avvale delle parole: i suoi aforismi, citazioni per dare maggiore efficacia al messaggio. Nella fattispecie la protagonista della rassegna è lei. Una narrazione tutta sul femminile dove la tematica dell’opera diventa sincronica alla spettacolarità dell'immagine. La donna oggetto e\o soggetto, secondo i ruoli e le relazioni nei quali è stata contestualizzata. Mariano Vicentini, da sempre innamorato del sinolo femminile perfetto, molto più dell'uomo commisto di umanità e sensibilità, ha voluto contrassegnare un percorso apologetico attraverso la ventina di opere esposte. La donna mostrata nel suo molteplice apparire: la madre protettrice, severa nel custodire la prole, la femmina fatale, la velina, la soldatessa sia essa bianca o nera, cristiana o islamica, ferma a difendere anche con le armi il nascituro in grembo. L'artista non esclude il femminino, né l’essenza delle qualità sensuali desiderabili, solitamente associate alla ricchezza e alla moda; non è casuale il connubio della procace creatura coniugata alla moto super cromata. Non mancano le provocazioni contro il maschio, sia esso protagonista sociale e dio nelle religioni, cui si contrappone una dea madre, forse la bona dea romana che segna la sua sindone. Ricaduta in una realtà quotidiana di sfruttamento e servilismo nella quale, dopo l’arcaica parentesi di matriarcato, la donna è stata relegata. Il pater familias, l’uomo, è anche padrone. Vicentini nel suo percorso narrativo non lima, non taglia gli spigoli, né ammorbidisce i toni del messaggio, va a sollevare il velo polveroso del perbenismo per mostrare non solo scheletri, ma figure violate anche dentro gli armadi. Nei suoi temi non manca la denuncia sulla violenza privata, sull'incomunicabilità della donna nell'interscambio sociale. Nell'isolamento e nella fuga dalla realtà subentra lo sconforto, la depressione che si conclude con l'auto annientamento  nel bagno di casa o nel lasciarsi andare con un bicchiere di troppo in un anonimo bar di provincia.     Vincenzo Baratella
   Emanuela Prudenziato alla vernice di Mariano Vicentini
    L'Artista Mariano Vicentini davanti alle sue opere
 
 
UNA    MOSTRA    SULLA   DONNA   DA UN PUNTO DI VISTA  FEMMINILE
 
E’  un viaggio ad occhi aperti l’immersione nei colori parlanti delle opere  di Mariano  Vicentini. Ogni scena  è un dialogo interiore, un’analisi dell’esistenza vista da un narratore onnisciente, raccontata con la forza dell’immagine, una trasposizione dei propri incubi simbolicamente legati dalla determinatezza dei colori. La spazialità, la disposizione degli  elementi, dei personaggi presenti è un rebus. Il rebus  della  realtà, un gioco enigmatico che non ha   vincitori  o vinti  perché  è solo la vita a determinare, a gestire  gli eventi, le regole della “strana” partita, dove le regole del gioco non sono mai le stesse, prevedibili e nessuno conosce  le mosse  corrette. Rimangono solo  la sospensione dell’immaginazione, della riflessione.
Emanuela  Prudenziato

  Vincenzo Baratella presenta l'Artista
 

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